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    Differenza tra conto corrente bancario e libretto postale

    Michelangelo Ricupati
    Michelangelo Ricupati
    Copywriter specializzato in ambito finanza personale e Blockchain.

    Se hai bisogno di tenere al sicuro i tuoi risparmi, puoi decidere di aprire un conto corrente bancario o un libretto postale. Si tratta di due alternative molto valide per chi cerca un luogo sicuro in cui destinare i propri risparmi.

    Il conto corrente consente di depositare delle somme di denaro e movimentarle nella vita quotidiana (grazie ad una serie operazioni come prelievi, pagamenti ecc..), mentre il libretto postale è uno strumento pensato principalmente per custodire i propri risparmi e farli crescere nel tempo.

    Per fare chiarezza, abbiamo creato una breve guida in cui illustriamo le principali differenze tra conto corrente bancario e libretto postale.

    Cos’è un libretto postale?

    Il libretto postale è senza dubbio uno degli strumenti più gettonati in Italia per quanto riguarda la custodia dei risparmi. Si tratta di un prodotto erogato da Poste Italiane che, come una sorta di salvadanaio, consente di accantonare e custodire delle somme di denaro.

    Il libretto non prevede alcun costo di gestione e può essere intestato ad un soggetto adulto. Inoltre, sotto il consenso dell’adulto, si può intestare un libretto postale ad un minore, così da accantonare piccole somme gradualmente fino al raggiungimento della maggiore età. 

    Non sono previsti limiti particolari sui depositi, e, come avviene per i conti correnti, i depositi sono garantiti dallo Stato per importi fino a i 100.000€.

    Cosa si può fare con un libretto postale?

    L’operatività di un libretto postale, se comparata con quella di un conto corrente bancario, è abbastanza limitata.

    Nel caso del libretto postale ordinario, ovvero la versione cartacea, è possibile effettuare versamenti e prelievi solo esibendo il proprio libretto presso un ufficio postale. 

    Si può accreditare la pensione, ma non lo stipendio, che può essere versato solo tramite un conto corrente associato al libretto e intestato allo stesso titolare.

    Chi opta per il libretto Smart, ovvero la versione dematerializzata, può gestire tutto online, con la possibilità di acquistare buoni fruttiferi postali e aderire alle varie offerte del momento, senza recarsi allo sportello.

    Quanto costa un libretto postale?

    Come anticipato, il libretto postale non prevede alcun costo di gestione

    L’unico costo dovuto, infatti, è quello relativo all’imposta di bollo, pari a:

    • 34,20€ per le persone fisiche con giacenza media superiore a 5.000€;
    • 100€ per soggetti giuridici a prescindere dalla cifra depositata.

    Nel caso in cui i risparmi sul libretto dovessero maturare degli interessi, su questi verrà applicata un’aliquota pari al 26%. 

    Essendo applicata esclusivamente sugli interessi maturati, l’aliquota non rappresenta un vero e proprio costo.

    Conto corrente e libretto postale: differenze

    Le differenze tra le due soluzioni riguardano principalmente 3 ambiti: costi, tassi di interesse e target di utenti. 

    Vediamoli nel dettaglio.

    Target di utenti

    La prima differenza tra un conto corrente bancario e un libretto postale è rappresentata dal livello di operatività e, di conseguenza, dal target di utenti di riferimento.

    Un conto corrente bancario, infatti, permette di effettuare numerose operazioni e accedere a svariati servizi aggiuntivi, tra cui:

    1. bonifici;
    2. carte di credito;
    3. carte di debito;
    4. carte prepagate;
    5. assicurazioni;
    6. mutui;
    7. prestiti; 
    8. finanziamenti.

    Di conseguenza, si tratta di un prodotto adatto anche ai più giovani, poiché offre una grande versatilità per la gestione delle finanze nella vita quotidiana. 

    Il libretto postale, invece, considerate le funzionalità offerte molto ridotte, è più adatto ad un target di utenti adulti o anziani, il cui obiettivo è di investire il proprio capitale su uno strumento sicuro e dai costi ridotti.

    Tassi di interesse

    Un’ulteriore differenza tra un conto corrente bancario e un libretto postale è legata ai tassi di interesse.

    Nel caso del conto corrente bancario, generalmente questo non offre degli interessi sulle cifre depositate. Esistono però due eccezioni a questa “regola”:

    1. i cosiddetti conti correnti remunerati, i quali prevedono una remunerazione sulla giacenza media;
    2. i conti correnti con conto deposito associato: in questo caso, dopo l’attivazione del conto corrente, è possibile aprire (di solito tramite homebanking) anche un conto deposito presso la stessa banca.

    Solitamente nei conti remunerati e conti deposito gli interessi attivi oscillano tra l’1% e il 4-5%, a seconda del momento storico.

    Nel caso del libretto postale, invece, si possono scegliere vari prodotti, con interessi che incrementano in base alla durata del deposito, fino ad un massimo del 6%. Sul sito delle Poste è possibile visionare tutta la gamma di libretti postali disponibili: https://buonielibretti.poste.it/gamma/libretto-postale.html

    Come avviene per i conti deposito (che possono essere vincolati o meno), anche per i libretti possono essere previsti dei vincoli, solitamente con fondi bloccati per un periodo minimo di 6 mesi o 1 anno.

    Costi

    Un altro punto da tenere in considerazione prima di aprire un conto corrente bancario o un libretto postale è legato ai costi di gestione.

    Come anticipato, nel caso del libretto postale non sono previsti costi se non quelli legati all’eventuale imposta di bollo e/o all’aliquota sugli interessi.

    Nel caso del conto corrente, invece, bisogna tenere conto delle seguenti voci:

    1. canone;
    2. commissioni sulle operazioni;
    3. estratto conto;
    4. costi per le carte di pagamento;
    5. servizi aggiuntivi: se si richiedono servizi aggiuntivi come prestiti, finanziamenti, mutui e assicurazioni, bisogna considerare i rispettivi costi operativi, che andranno ad alimentare il costo totale per la gestione del conto. 

    A queste variabili va aggiunta anche l’imposta di bollo, che viene addebitata con le stesse modalità previste per il libretto postale. In più, nel caso in cui si attivi un conto deposito, bisognerà pagare l’aliquota del 26% sugli interessi.

    Anche se generalmente i conti correnti hanno costi maggiori rispetto ai libretti è importante ricordare che online esistono conti correnti a canone zero e commissioni gratuite.

    Meglio un conto corrente o un libretto postale?

    Per chi si chiede se sia meglio un conto corrente o un libretto postale, possiamo dire che tutto dipende dalle proprie esigenze personali.

    Sicuramente, un conto corrente risulta la scelta più conveniente per chi ha bisogno di flessibilità e vuole accedere ad un ampio ventaglio di servizi. Inoltre, la possibilità, che offrono alcuni conti correnti, di attivare un conto deposito associato consente di ottenere interessi attivi, come accade con il libretto postale.

    Tuttavia, la soluzione può risultare costosa per chi ha solo bisogno di accantonare dei risparmi nel lungo periodo. In questo caso, optare per un libretto postale potrebbe essere la spesa più saggia.

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